La vista è un bene prezioso, tienila d’occhio!

Ottica Tait Mezzolombardo: visione e postura

La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relazione tra le varie parti del corpo. La corretta postura è la posizione più idonea assunta dal nostro corpo in risposta alla forza di gravità, posizione che richiede il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento. La postura di un individuo è frutto del vissuto nell’ambiente in cui vive, quindi è determinata anche da stress, traumi fisici ed emotivi, posture professionali scorrette ripetute e mantenute nel tempo, problematiche visive e distanze di lavoro scorrette, occlusioni dentali errate, squilibri biochimici derivati da una alimentazione scorretta.

Possiamo quindi affermare che la postura è in costante e progressiva modificazione.

Vari recettori del corpo se squilibrati potrebbero alterare la postura dell’individuo causando posizioni corporee scorrette che, se inizialmente asintomatiche, nel tempo potrebbero causare dolore. I recettori del sistema posturale più importanti sono l’occhio, l’orecchio, il vestibolo, il piede, la bocca con l’articolazione temporo-mandibolare, la pelle, il sistema artro-muscolare, viscerale. Questi recettori posturali sono collegati tra loro neurologicamente, embrionalmente e muscolarmante tramite le catene muscolari. Nello specifico l’occhio è legato tramite circuiti neurologici alla muscolatura cervicale al fine di coordinare la posizione della testa con le necessità visive.

Alterazioni del sistema visivo anche minime possono perturbare la muscolatura di collo, spalle, braccia e bocca come posizioni posturali errate possono generare tensioni muscolari asimmetriche nel corpo che possono alterare abilità visive quali accomodazione,convergenza, binocularità e movimenti oculari. Soggetti con piccoli difetti visivi non corretti o sottocorretti possono assumere posizioni anomale del capo per compensare tali difetti; questi atteggiamenti posturali viziati alla lunga possono provocare dolore a spalle, collo e braccia.

E’ dimostrato che posture scorrette possono produrre variazioni dell’equilibrio dei due occhi favorendo l’insorgenza di eteroforie orizzontali e/o verticali nonché un aumento delle condizioni anisometropiche o la comparsa di astigmatismo funzionale.

Una errata occlusione dentale potrebbe alterare o ridurre notevolmente la capacità di convergenza creando difficoltà di lettura, concentrazione e memorizzazione, tale situazione potrebbe essere risolta in rapporto sinergico dentista/optometrista, attraverso un trattamento ortodontico abbinato ad una educazione visiva (visual training). E’ quindi importante, qualora si lamentassero dolori cervicali, lombalgia, senso di instabilità, sottoporsi ad un esame visivo specifico ed approfondito che prenda in considerazione la postura abituale del soggetto. Specifici test visuo-posturali ci aiutano, come optometristi, a cogliere la presenza di una relazione disfunzionale tra due o più distretti differenti così da scegliere al meglio il piano terapeutico di intervento gestito in multidisciplinarità. I test valutano il grado di relazione tra il sistema visivo e quello posturale.

Questi test eseguiti inserendo/togliendo diverse variabili quali l’occhiale, l’apparecchio dentale, le solette propriocettive ci consentono di cogliere un’eventuale interferenza creata da questi mezzi correttivi. E’ fondamentale per migliorare o risolvere queste problematiche il lavoro di equipe che coinvolge tutte le figure professionali che si occupano di postura, dal posturologo all’osteopata, dal fisiatra all’optometrista, dall’oculista al dentista, dall’otorinolaringoiatra al logopedista, perchè solo lavorando in sinergia e in collaborazione si può arrivare alla risoluzione di problemi multifattoriali che interessano più distretti corporei lontani, ma legati tra loro.

Lavoriamo in team con il Centro Osteopatico Censi-Zulian di Bolzano.

Una curiosità: si è visto che i miopi tendono ad assumere una posizione con il mento in avanti e ad avvicinarsi troppo a libri, quaderni e computer non rispettando la distanza fisiologica di lettura, quella che va dal gomito alla prima falange del dito medio, creando un’eccessiva richiesta accomodativa e di convergenza. Gli ipermetropi tendono invece ad avvicinare il mento al collo con una conseguente eccessiva flessione della cervicale mentre gli astigmatici tendono ad inclinare la testa verso una delle spalle. Soggetti con anisometropia (differenza di correzione tra occhio destro e occhio sinistro) o binocularità fragile tendono a ruotare la testa per sfruttare al meglio il campo visivo dell’occhio con la visione migliore, escludendo l’altro.

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