La vista è un bene prezioso, tienila d’occhio!

Ottica Tait Mezzolombardo: affaticamento da computer

Purtroppo il lavoro prolungato da vicino associato all’uso del computer può creare affaticamento visivo e alcuni vizi rifrattivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo) non rivelati in precedenza possono diventare fonte di fastidio al computer.

DISEGNO POSTURAUn lavoro prolungato al computer può procurare visione annebbiata da vicino, da lontano quando si alza lo sguardo dal monitor, difficoltà nel recupero della visione nitida nei passaggi da un punto all’altro durante il lavoro, stanchezza visiva, bruciore, lacrimazione, arrossamento e mal di testa.

L’optometrista in questo caso valuta l’efficienza visiva a una distanza tra i 30 e i 75 centimetri, considerando l’acuità visiva da vicino ed eseguendo una serie di test sull’accomodazione, sulla sua flessibilità e capacità di mantenersi nel tempo, sulla capacità dei due occhi di posizionarsi sullo stesso punto a distanze ravvicinate e sul controllo della visione binoculare.

Una volta in possesso dei risultati dei test l’optometrista consiglierà, se necessario, l’utilizzo di lenti per correggere eventuali difetti visivi presenti o lenti positive che riducano l’affaticamento visivo prossimale.

Non va trascurata l’ergonomia del posto di lavoro. Per ottimizzarla al meglio vanno eliminati il più possibile i riflessi dal monitor, posizionando il monitor perpendicolare alle fonti luminose (finestre), ad una distanza di circa 60/70 centimetri dal viso e più in basso rispetti alla linea di sguardo, per garantire un minor affaticamento. La tastiera va posizionata ad un’altezza per cui i gomiti formino un angolo di 90/100 gradi, i piedi devono comodamente appoggiare sul pavimento e le ginocchia devono formare un angolo di 90 gradi.

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