La vista è un bene prezioso, tienila d’occhio!

Ottica Tait Mezzolombardo: igiene visiva

La visione guida  il corpo determinandone i comportamenti, guida la mente  verso l’avventura della conoscenza. E’ stato largamente dimostrato in diversi studi che durante prolungate attività visive da vicino sia la testa che il  tronco si inclinano in avanti quale conseguenza dei meccanismi riflessi di equilibrio ed orientamento corporale. La posizione così assunta comporta un minimo dispendio di energia e una minima attività da parte di quei muscoli che sostengono il peso della testa e del tronco dalla trazione gravitazionale. Contemporaneamente, a questo spostamento in avanti della testa e del tronco, la parte superiore delle braccia scende lungo il busto mentre gli avambracci di riflesso si alzano portandosi su di un piano parallelo a quello del viso, a 20° dall’orizzontale. Il piano facciale si trova allora in una relazione di parallelismo con il piano del materiale che il bambino o l’adulto stanno fissando, consentendo ad entrambi gli occhi di trovarsi a distanza uguale dal piano di lavoro.

Inoltre, la distanza normalmente assunta quando si è liberi da vincoli imposti dall’ambiente (es: tavolo troppo alto o basso), prossima alla distanza che intercorre fra la prima falange del dito medio e il centro del gomito, permette di lavorare con la massima efficacia, senza imporre richieste eccessive all’accomodazione e alla convergenza. Quando le caratteristiche ambientali, per un’erronea pianificazione, non consentono di mantenere tali relazioni si possono creare interferenze nel funzionamento fisiologico, l’equilibrio si guasta e il bambino o l’adulto potranno sviluppare nel tempo un problema visivo o risultare meno efficienti rispetto al loro potenziale. Per questo è fondamentale parlare di igiene visiva.

L’abbagliamento dovuto ad una non corretta distribuzione dell’illuminazione così come l’errata inclinazione delle superfici di lavoro e il design delle sedie possono creare distorsioni posturali.

Nella lettura, scrittura, disegno la superficie di lavoro:

  • deve potersi inclinare di 15°-20°;
  • deve essere di altezza regolabile in modo che il bordo interno raggiunga esattamente i gomiti del bambino o adulto;
  • deve essere chiara e opaca.

Le sedie devono essere regolabili in altezza così da consentire l’equilibrio del bacino e l’ottimale distanza di lavoro, lo schienale, a contatto con la zona lombare e basso toracica, deve essere mobile per seguire i movimenti della schiena. E’ indispensabile una buona distribuzione della luce pertanto un corretto posizionamento delle sorgenti luminose. Il piano di lavoro deve essere uniformemente illuminato in modo da non proiettare la propria ombra all’interno dell’area di lavoro. Queste sono solo una minima parte delle indicazioni che i diversi studi condotti dal 1938 ci propongono. Passa in studio da noi, sapremo darti indicazioni utili riguardo alcune abitudini da adottare nello svolgimento del lavoro da vicino dirette a ridurre lo stress visivo. Ti sei mai chiesto se tuo figlio impugna correttamente la penna o se tu stesso lo fai correttamente e quali implicazioni ha un’impugnatura errata sul vostro sistema visivo?

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